Guido Piacenza (1881-1939)

1881: Nasce a Pollone, figlio di Felice e Silvia Bozzalla Pret, è discendente di una famiglia di imprenditori lanieri attivi a Pollone, nel Biellese, sin dalla prima metà del ‘700.

1901: Porta a termine il proprio ciclo di studi e inizia la propria attività di imprenditore tessile.

1906: Si appassiona, durante la visita dell’Esposizione Internazionale di Milano, al volo in pallone aerostatico.

1907: Acquista dalla Francia il suo primo pallone, il Pegaso.

1909: Partecipa alla più importante gara internazionale di aeronautica, la Gordon Bennet di Zurigo. Nello stesso anno acquista il più grosso e prestazionale pallone Albatros con cui realizza il record italiano di altezza oltre 9.200 metri, la seconda altezza raggiunta al mondo.

1911: Il pallone guidato da Guido, l'Albatros, cade nei pressi di Candiolo, da oltre 1.000 metri d'altezza e solo la fortuna lasciò salve le vite dell'equipaggio. Guido se la cava con la frattura scomposta della gamba, frattura che lascia Piacenza menomato per l'intero corso della sua vita.

1912: A partire dalla fine dell’anno precedente organizza il viaggio in Congo. L'idea del viaggio era nata dalla lettura dei libri e dai resoconti delle esplorazioni di Stanley, ma soprattutto dall'esempio della recente perlustrazione del Ruwenzori, portata a termine nel 1906 da Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi e da Vittorio Sella, cugino di Guido. Durante la preparazione del viaggio Piacenza conosce il dr. Neri, il quale lo convince a risalire il fiume Congo per raggiungere la città di Niangara, nel nord del paese, dove Neri lavorava come dottore del luogo. L'intero viaggio è stato descritto da Guido Piacenza in modo molto analitico attraverso due taccuini, che coprono il periodo compreso tra il 9 marzo e il 5 luglio. Suoi compagni di viaggio erano il conte e fisiologo Borelli e il medico di stanza a Niangara Neri. Si imbarcano sul traghetto Brabant con cui risalgono il maestoso fiume Congo, a Bumba finisce la navigazione del fiume Congo e iniziano ad utilizzare il battello e poi le piroghe. Proseguono poi il viaggio in bicicletta e a piedi fino in Uganda dove riprendono la via del ritorno.

1912: Al ritorno la sua vita è totalmente assorbita dalla conduzione, assieme ai fratelli, delle fabbriche di Torino e Pollone.

1923: Guido con l’avvocato torinese Vaccarino affitta dalla principessa Ruffo della Scaletta l’isola di Giannutri. Nell’isola si dedica a una serie di piantamenti e a una campagna di scavi archeologici che portano al disseppellimento di diversi resti romani con la scoperta di una villa Domiziana.

1923: Si appassiona alla radiotelegrafia e diviene presidente del comitato ‘Pro Radiotelefonia’.

1924: E' vicepresidente esecutivo della I Mostra Sperimentale di Radiotelefonia e Radiotelegrafia.

1929: Dopo la crisi affianca il fratello Enzo nella conduzione del Lanificio di Pollone.

1939: Muore a Pollone.