Mario Piacenza (1884-1957)

1884: Mario Piacenza nasce a Pollone da Felice e Silvia Bozzalla Pret, entrambi discendenti da due importanti famiglie laniere.

1907: Inizia la sua attività alpinistica d’alta montagna, compiendo molte prime invernali nella catena alpina.

1910: Organizza una spedizione che mirava a perlustrare i maggiori gruppi montuosi del Caucaso centrale, con l’obiettivo dichiarato di scalare il Dich Tau. Conquista il Dich Tau per una nuova via, sale il monte Ararat in Armenia, il monte Demaved in Persia e nel Turkestan Cinese il Kindshakai Kok. Questa spedizione aveva una duplice valenza, da una parte si voleva conseguire importanti risultati alpinistici, con l’ascensione delle maggiori vette, dall’altra si voleva studiare con spirito scientifico quanto quelle zone potevano offrire. Il viaggio si spinge sino alla Persia.

1911: E' il primo, in assoluto, a scalare il Cervino per la cresta Fürggen, impresa che ebbe una vasta eco internazionale.

1912: Riceve la Croce di Cavaliere della Corona d’Italia.

1913: Organizza una spedizione in Himalaya. Suoi compagni sono il medico torinese Lorenzo Borelli, specializzato in fisiologia, il conte piacentino Cesare Calciati, geografo, naturalista e topografo, il biellese Erminio Botta, secondo fotografo della spedizione, già aiuto di Vittorio Sella in precedenti viaggi, e due guide valdostane. A causa delle cattive condizioni climatiche la spedizione è costretta a rimanere per lunghi giorni inoperosa. Cogliendo questa occasione Mario decide di spingersi da solo nel Ladhak, dove raggiunge dapprima la città di Leh e successivamente il centro buddista di Himis, dove ottiene di farsi ricevere dal Gran Lama, la terza autorità religiosa del buddismo. A Himis Mario Piacenza assiste alla cerimonia del Set-Chu o Gran Tamascia, una cerimonia che raccoglie l’arrivo dei monaci provenienti dall’intera regione. Il 3 agosto raggiungono la vetta del Nun Kun a 7.077 m, sono i primi italiani in assoluto a conquistare un settemila metri, i terzi al mondo. Durante il viaggio di ritorno conquistano ancora lo Z3, 6.270 m. Il 15 settembre Mario Piacenza con le guide prosegue verso il Sikkim con l’obiettivo di studiare e provare a scalare il Kangchenjunga, ma dato il pessimo clima dovuto alla stagione ormai avanzata, egli è costretto a fermarsi a 5.800 m.

1919: Sposa Maria Capriolo da cui ebbe tre figli, Elena, Felice e Franco, e si trasferisce a Torino lasciando la direzione dell’azienda di famiglia.

1930: A coronamento degli studi e delle esplorazioni compiuti 17 anni prima viene edito da Rizzoli un elegante volume con il diario di viaggio e le relazioni dei medici che avevano partecipato alla spedizione in Himalaya.

1945: E' direttore, sino alla morte, del Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1957: Muore a Torino.